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Laowa 15mm f/4.5 e 20mm f/4 Zero-D Shift, quale scelgo?

Qualche mese fa ho avuto l’opportunità di provare per qualche settimana una lente che mi è rimasta particolarmente nel cuore, o meglio, nel carrello degli acquisti. Ve ne ho parlato su un numero della newsletter, Escursionismi, che potete recuperare qui e a cui vi consiglio di iscrivervi se non l’avete già fatto. Si parla di fotografia, tech e video. Siete i benvenuti.

Tornando a noi. La lente in questione, il Laowa 20mm f/4 Zero-D Shift mi ha particolarmente colpito, dato che si tratta di una delle poche lenti decentrabili presenti sul mercato per mirrorless, ma anche e soprattutto per la sua qualità, che si è rivelata ottima. Ci siamo lasciati con un verdetto più che positivo da parte mia, sotto molti punti di vista. L’unico appunto riguardava un mio cruccio finale, la focale. La questione ruotava al dubbio amletico che colpisce molti di noi fotografi: “è questa la focale giusta?”.

Dopo qualche tempo posso tornare sull’argomento per rispondervi con qualche fatto. Dopo la mia prova, Laowa Italia (ancora una volta, grazie!) ha ben pensato di farmi risolvere la questione inviandomi, assieme al 20mm già provato, anche il suo vicino più prossimo, il Laowa 15mm f/4.5 Zero-D Shift.

Come il suo vicino parente, questo 15mm si mostra in tutto il suo splendore con un corpo in metallo, molto robusto e ben compatto. Più leggero del 20mm, con 597gr di peso (contro i 747g), presenta una struttura ottica da 17 elementi in 11 gruppi, un diaframma a 5 lamelle che parte da f/4.5, messa a fuoco ovviamente manuale, ma che va da 20cm ad infinito – caratteristica non da poco. Qui troviamo una prima piccola ma sostanziale differenza con il 20mm, dato che questo 15mm ha una lente sferica e pronunciata verso l’esterno, che non ci permette di montare filtri e che risulta essere particolarmente problematica per la mancanza di un paraluce in dotazione. Questa situazione mi ha messo un po’ a disagio, dato che in questo modo la lente potrebbe risultare molto più vulnerabile. Per non parlare poi della difficoltà, o praticamente impossibilità, di utilizzare i filtri anche a lastra. Altra mancanza è la tropicalizzazione, ma possiamo farcene una ragione.

Quindi, questa lente arriva sul piatto con un ottimo corpo e delle specifiche di tutto rispetto, ma rispetto al 20mm come lo valutiamo? Vi dico già ora che non ho una sincera risposta, ma scopriamo il perché insieme.

Come penso sappiate già o avrete intuito, questa è un’ottica shift, cioè che permette di modificare il proprio piano focale, rendendolo parallelo al soggetto ed eliminare eventuali linee cadenti. Per intenderci, con un ultra-wide quando inquadriamo un soggetto dal basso questo apparirà deformato verso l’alto, grazie allo shift possiamo posizionarci in modo tale da correggere questa distorsione prospettica ed avere delle linee perpendicolari al suolo. Si può correggere in post, ovviamente, ma si perderebbe qualità e soprattutto porzione dell’immagine, perdendo il controllo che si ha invece con un’ottica shift sull’inquadratura. Qui di seguito vi lascio un esempio, scattato proprio con il Laowa 15mm f/4.5 Shift, in caso di decentramento, in caso di scatto “normale” e di correzione in post, così da avere un’idea chiara.

Il Laowa 15mm ci permette di effettuare questo decentramento tramite delle ghiere (e quindi un funzionamento) davvero molto simili al 20mm. Abbiamo un range di modifica dello shift che va da -11 a +11 mm, gestiti dalla prima ghiera sul barilotto dal basso, che possiamo bloccare grazie ad un’utilissima vite. A ciò si aggiunge la possibilità di ruotare la lente di 360° con un meccanismo a click presente sul fondo della lente, di 15° alla volta. Ciò ci da piena libertà di movimento per lo scatto ovviamente. Anche in questo caso, ghiere ottime (da chef kiss).

La qualità ottica della lente è molto simile al 20mm, ottima a parer mio. Bisogna sempre chiudere un po’ per raggiungere buoni livelli di nitidezza e il flare non è proprio il suo migliore amico, ma ad f/8 – caso di utilizzo che onestamente vedo molto classico su questa lente – non posso che apprezzare la qualità d’immagine. La distorsione c’è, parliamo sempre di un 15mm, una focale estremamente ampia, ma è tranquillamente correggibile in post. Discorso simile per le aberrazioni cromatiche, ci sono ma si correggono molto facilmente. In generale posso ritenermi soddisfatto da questa lente, che seppur sia ottima in queste specifiche, si apprezza particolarmente per l’angolo di campo da 100°, che adoro.

Un range del genere permette di avere moltissimo margine e poter sperimentare in molti contesti, soprattutto quando parliamo di architettura d’interni, campo in cui quest’ottica eccelle. Provando il 20mm ho potuto constatare come risultasse un pelo lunga per certe foto che avevo in mente, qui questo problema non si presenta, anzi, è forse l’opposto. Sono sempre stato un amante degli ultra-wide e provando questa lente mi sono trovato subito a casa. Non è semplice gestire un’inquadratura così ampia e tutti gli elementi che essa includerà, ma i risultati sono sempre suggestivi. Qui di seguito vi lascio un esempio molto semplice, che mostra effettivamente quanto cambi da una focale all’altra e di come si modifichi anche la percezione di immersione nella scena tra i due.

Una caratteristica che apprezzo nelle lenti shift è quella di avere un grado di libertà su di un asse (orizzontale o verticale) per poter spostare l’inquadratura più a destra o a sinistra, ad esempio. Ciò permette di scattare delle panoramiche perfette e senza le distorsioni che avremmo ruotando fisicamente la camera. Proprio in questo caso d’uso ho potuto apprezzare ancora di più il 15mm, che rispetto al 20mm ci offre molto di più.

Ad aiutarmi in queste occasioni è stato un accessorio a dir poco interessante che Laowa Italia mi gentilmente fatto provare. Si tratta di un collare adatto sia al 15mm che al 20mm, che agganciandosi alla lente permette di ruotarla insieme alla camera e produrre delle panoramiche più ampie. Anche in questo caso costruzione in metallo eccellente. Unica pecca l’ho trovata sulla base di collegamento al treppiedi, che presenta un attacco arca-swiss ma a cui manca un foro filettato a vite. Per utilizzarlo sulla mia testa Manfrotto ho dovuto utilizzare infatti un adattatore. Accessorio non indispensabile, dato il costo di 265€ + IVA, ma che di certo può tornare molto utile in alcuni casi d’uso.

Ma quindi, questo Laowa 15mm f/4.5 Zero-D Shift, la lente decentrabile più ampia al mondo, com’è? Ne vale la pena? E rispetto al Laowa 20mm f/4 Zero-D Shift?

Come già detto, non ho una risposta precisa. L’ottica è valida, tanto quanto il 20mm, che è forse un pelo più definito. Corpo e costruzione sono eccellenti, ottima è la resa d’immagine, la nitidezza e i colori. Sicuramente parliamo un must have per chi lavora con foto di architettura e non è soddisfatto dall’offerta attuale di Canon e Nikon, soprattutto lato mirrorless. Sul quale delle due scegliere o prediligere è però tutta questione di gusto personale e casi d’uso. Seppur si parli di 5mm, la differenza c’è e si vede. Se ad esempio fotografate molti interni, la scelta è obbligata oserei dire. Ma al di fuori di ciò, è più una questione di preferenze. Nel mio caso apprezzo davvero tanto l’immersività che un 15mm riesce a dare, la preferisco rispetto al 20mm, ma allo stesso tempo provo un interesse in quest’ultima perché può concentrare ed indirizzare meglio lo sguardo verso un soggetto.

Se avete la possibilità, provate prima le focali, con qualsiasi ottica. Una volta decisa quale fa per voi lanciatevi ad occhi chiusi su una di queste lenti (o entrambe se potete e ne avete la necessità) che ancora una volta non posso far altro che elogiare per la loro qualità a tutto tondo.

Per quanto riguarda il prezzo, questo Laowa 15mm f/4.5 Zero D Shift si piazza a 1280€ + IVA di listino, contro i 1130€ + IVA del 20mm f/4, eliminando anche un’eventuale discriminante tra i due, dato che viaggiano sulla stessa fascia di prezzo, dimostrandosi molto convenienti nel rapporto qualità/prezzo. Vi ricordo anche che entrambe le ottiche sono disponibili per tutti i sistemi (reflex e mirrorless) e che se volete recuperarli senza troppi problemi potete approfittare del sito ufficiale Laowa.it.

Io penso che alla fine acquisterò il 20mm per la comodità di poterla utilizzare con dei filtri circolari, ma il 15mm rimarrà un amore desiderato, che forse, un giorno, tornerà.

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